l Formaggio del cuore 2017 è “U Cabanin”
Anche quest’anno in occasione della Festa del formaggio svoltasi a Gemona, l’Ecomuseo delle Acque, in collaborazione con la rivista q.b. quantobasta e la Condotta Slow Food Gianni Cosetti, ha organizzato il concorso “Raccontate il vostro formaggio del cuore”, per far conoscere diversità e qualità dei formaggi a latte crudo prodotti in Italia, Austria e Slovenia. Il concorso, giunto alla terza edizione, si rivolge a food blogger e food writer che devono presentare una ricetta incentrata su un formaggio di cui vanno pure illustrati la storia, il territorio di riferimento, le modalità di produzione. L’edizione 2017 è stata vinta da Francesca Vassallo di Genova con il formaggio U Cabanin, seconda classificata la milanese Eleonora Gaspari che ha proposto una ricetta a base di Montebore, al terzo posto Daniela Boscariolo di Vicenza con il formaggio Vezzena. Sono stati segnalati i contributi di Beatrice Di Tullio e Daniele Bertossi. La giuria era formata da Fabiana Romanutti direttore della rivista q.b., Federico Mariutti chef e Bruno Franzil tecnico esperto in produzioni lattiero-casearie. Gli articoli saranno pubblicati sul mensile q.b. quantobasta.
“U Cabanin, formaggio tipico del genovesato, è una bella storia da raccontare… e con un lieto fine. È il racconto di una razza quasi estinta, la Cabannina, che sta lentamente ripopolando alcuni monti dell’Appennino e di un formaggio che era la tradizione del luogo, ora ritornato sulle tavole. È un formaggio del cuore, perché racconta la Liguria vera, meno turistica, nella sua essenza e nella sua tenacia. Volgendo l’occhio al futuro, può essere anche un’opportunità per il recupero del territorio e offrire nuove prospettive di lavoro. La Liguria non è una regione a tradizione zootecnica: il territorio non consente grandi pascoli. Le famiglie dell’entroterra, però, hanno sempre allevato qualche capo di bestiame, spesso una o due mucche per l’uso quotidiano e per le formaggette, fresche e stagionate. Malgrado ciò ha la sua razza autoctona, la vacca Cabannina appunto, che è di stirpe antica […]”. (Francesca Vassallo)