Sono piccoli, ma sono in tanti e costituiscono una grande forza. Sono sparsi in tutto il mondo, ma ora si preparano a raggiungere Milano, per nutrire il pianeta con una nuova speranza. Parliamo dei giovani contadini, allevatori, pescatori e studenti che si riuniranno a Milano dal 3 al 6 ottobre in occasione di Terra Madre Giovani – We Feed the Planet, l’evento organizzato dalla Rete Giovani di Slow Food per discutere concretamente del futuro del cibo e del nostro pianeta. Tre giorni di festa e dibattiti dedicati sia ai temi cari a Slow Food, come biodiversità e tutela ambientale, che ad appuntamenti tematici in cui casari, panettieri e apicoltori di tutto il mondo possono confrontarsi e trovare soluzioni a problemi comuni. Per ripartire dall’Italia con progetti e idee nuove, che permettano loro di continuare a collaborare e gettare le basi di una rete ancora più solida. «Proprio in occasione della giornata mondiale della biodiversità, celebrata domani in tutto il mondo, vogliamo puntare i riflettori sulle soluzioni concrete per tutelarla, coinvolgendo tutti i milanesi in questo evento unico» spiega Carlo Petrini, presidente di Slow Food. «Il futuro del mondo è in mano alle nuove generazioni e le soluzioni stanno solo nel dialogo e nel confronto, perché occuparsi di cibo significa avere a cuore le risorse naturali e la salute di tutti noi. Ecco perché è così importante dare la possibilità a questi giovani di incontrarsi e gettare i semi per un futuro migliore per tutti noi».
«È fondamentale garantire il diritto al viaggio per questi ragazzi che provengono dai quattro angoli del pianeta, per renderli artefici del loro e del nostro futuro» commenta Joris Lohman, membro del comitato esecutivo di Slow Food e rappresentante dello Slow Food Youth Network. Ecco allora che lo strumento è «una piattaforma di crowdfunding a cui si accede dal sito www.wefeedtheplanet.com. Anche con una piccolissima donazione tutti noi possiamo fare la differenza» continua Joris. «Oltre a realizzare questo evento unico, i fondi sosterranno il progetto 10.000 Orti in Africa, che sta cambiando le sorti di molte comunità nel continente africano».
Il progetto della piattaforma è stato realizzato da Saatchi & Saatchi, l’agenzia di comunicazione e pubblicità di fama internazionale. Saatchi & Saatchi ha pensato di focalizzarsi sui giovani produttori, i cosiddetti Small Scale Producers, che idealmente diventano i protagonisti di una campagna di comunicazione che coinvolge l’intera città di Milano. Una serie di statuine, create dai mastri presepai di Napoli, raffiguranti contadini di diverse nazionalità ed etnia sono apparse in zone strategiche della città, integrandosi perfettamente nel contesto urbano così da creare sorprendenti diorami che portano il messaggio: “We Feed The Planet”. Sul sito è presente anche un video che racconta le fasi di lavorazione dell’operazione e delle statuine, un viaggio che inizia nelle botteghe degli artigiani di Napoli e arriva fino a Milano. Il video è stato realizzato da Think Cattleya – con la regia del duo COLTO. Alla campagna di raccolta fondi hanno già aderito nomi d’eccezione come René Redzepi, Alice Waters e Claudio Marchisio, che hanno mostrato il loro supporto con un video messaggio.
«È un vero privilegio poter collaborare con associazioni come Slow Food, nate nel nostro Paese e ormai famose nel mondo; ancor di più nell’anno in cui l’Italia diventa la vetrina del cibo nel mondo grazie a Expo 2015», commenta Giuseppe Caiazza, CEO di Saatchi & Saatchi Italia e Francia e Head of Automotive Business di Saatchi & Saatchi EMEA.